3.4.20

Come si rientra al lavoro "in sicurezza"?

Pubblichiamo i risultati del primo sondaggio: 257 votanti in due giorni.

Il “rischio assembramenti” sembra il più sentito dai lavoratori che hanno risposto (molto più responsabili delle istituzioni che hanno organizzato l’inaugurazione dell’ospedale a Milano Fiera!), con il 65% che lo giudicano "assolutamente necessario" e il 27% che lo giudicano comunque molto importante, per un totale di oltre il 90%.

Emerge come “assolutamente necessario” anche il rientro graduale: preferibile quello per classi di lavoratori a rischio crescente (52% più il 26% con punteggio di 4, per un totale di quasi l'80% del campione) a quello lasciato su base volontaria (che non convince per niente il 26% ed è visto come assolutamente necessario dal 20%).

La necessità di “mantenere le distanze” attraverso la previsione di un massimo di frequentazione per stanza/corridoio/sede e l’opportunità dell’effettuazione di controlli sanitari a chi rientra sono egualmente popolari: circa il 75% li percepisce come interventi importanti o necessari.

Ringraziamo tutti i partecipanti al sondaggio e, data la partecipazione ampia e molto rapida, sicuramente ne prepareremo altri molto presto: potete suggerire i contenuti dei sondaggi semplicemente rispondendo a questa mail.

Lo ripetiamo, questo strumento non sostituisce affatto quelli tradizionali di confronto tra delegati Rsu e lavoratori, ma li arricchisce, specialmente in un momento in cui il confronto diretto è reso più difficile.

Ecco i risultati espressi in forma grafica (clicca sul grafico per ingrandirlo):












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