Dieci anni dopo
Dieci anni fa sono state gettate le basi per un “percorso di crescita che abbia carattere di
certezza equità trasparenza e oggettività”. Poi l’azienda ha deciso di
ripensarci, di restare nella “comfort zone” delle sue stanze segrete, in cui
qualcuno decide non si sa bene in base a cosa, e gli altri subiscono. E’ molto
triste e frustrante constatare come, nella nostra esperienza quotidiana, quei
principi di buon senso che sono stati contrattualizzati siano sfacciatamente
disattesi dal nostro management.
Misurare la
performance
Si può obiettare che misurare la performance, per una
società come Sogei, non è semplice. Non produciamo bulloni, non possiamo
contare quanti ne fa ciascuno di noi. Questo è vero, ma i sistemi ci sono. Basti
guardare al Premio di Risultato, per esempio. In quel caso la formula esiste, è
pubblicata, è trasparente. E infatti nessuno si può lamentare. Proprio perché
il riconoscimento del “merito” non sia un riconoscimento arbitrario, è
necessario adottare formule chiare, stabilite in modo condiviso, note.
Il sistema dei
crediti
Il sistema dei crediti tratteggiato nell’accordo del 2012 va
esattamente in quella direzione. Quali sono gli eventi professionali che
indubbiamente possano considerarsi un “merito” e dare uno o più crediti? Quanti
crediti sono necessari per passare da un livello all’altro? Questo avrebbe
dovuto fare la Direzione Aziendale, confrontandosi con noi. Non ha mai voluto
farlo! Ma è da lì che bisogna ripartire. Non è complicato, quello che manca è
la volontà. Ma quella dobbiamo fargliela venire, perché il riconoscimento della
nostra professionalità non è soltanto una questione individuale ma un bene
collettivo. Non esistono alternative da percorrere, è importante dare forza al
Cobas per portare avanti questa istanza nata da una RSU in cui la componente
Cobas è quella storicamente più incisiva. Vogliamo portare avanti con
trasparenza una battaglia che sia concretamente a beneficio di tutti.
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