Sostenibilità

 


Lo stato dell’arte in Sogei

Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri” - WCED, World Commission on Environment and Development, 1987.  Il Management Sogei dice di viaggiare rapido sui binari dell’innovazione, ma nel frattempo deraglia sui temi della sostenibilità: il suo è un approccio reattivo e non proattivo, come vorremmo che fosse. Per mettere in atto misure adeguate alle sfide che il presente ci mette davanti sono necessari, da parte sua, un radicale cambiamento di approccio ed un reale cambio di marcia. Di uscire dalla “zona di confort”.

Senza entrare nel merito della Sostenibilità-insostenibilità del rapporto di Lavoro, qui si parla delle carenze del Management Sogei a favore della Sostenibilità ambientale, della Mobilità sostenibile, della Cultura della Sostenibilità e delle scelte più o meno consapevoli fatte nell’ambito dell’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili.

Di seguito i punti salienti e le richieste del Cobas

Sostenibilità Ambientale

E’ un presupposto della nostra quotidianità, per la nostra salute e la nostra sicurezza. Controllo della qualità dell’aria che respiriamo con l’installazione di:

·        nei locali comuni delle sedi (androni, corridoi), centraline per la misurazione della qualità dell’aria e dell’eventuale presenza di CO2, NO2 o di altri gas potenzialmente nocivi alla salute (come p.es. il Radon, seconda causa di tumore ai polmoni);

·        nelle aree di parcheggio, centraline per la rilevazione dell’inquinamento di CO2 e NO2 (ricordiamoci che il GRA è oltre la siepe).

·        Chiediamo che venga promossa la cultura del “pollice verde”: una piccola pianta vicino alla postazione di lavoro per migliorare la qualità dell’aria.

·        STOP agli sprechi di energia elettrica ed acqua:

·        nelle stanze fotocellule per spegnere le luci automaticamente quando non ci sono persone presenti;

·        nei servizi igienici rubinetti con fotocellula per chiudere l’acqua automaticamente sia per il lavaggio che per gli scarichi.

·        STOP alla plastica!

Mensa sana in corpore sano

Alcune proiezioni delle Nazioni Unite stimano che il consumo di carne aumenterà del 76% entro la metà del secolo. L’allevamento di carne da macello è da solo il responsabile del 15% delle emissioni di gas a effetto serra, oltre al disboscamento di intere aree a bosco (per far posto agli allevamenti) ed ha anche un notevole impatto anche sulle risorse idriche (1/3 del totale mondiale). Inoltre gli effetti dell’eccessivo consumo di carne sul nostro corpo sono l’aumento del rischio di cancro al colon e l’aumento di problemi cardiovascolari. Siamo convinti che la riduzione dell’offerta di carne, e soprattutto la promozione di sistemi di allevamento sostenibili e attenti al benessere dell’animale, possa essere il veicolo per la riduzione del suo consumo.

Chiediamo che nel prossimo bando per la mensa interna venga ridotta la somministrazione degli alimenti a base di carne a favore di alimenti vegetali. In entrambi i casi chiediamo sia sempre verificata la sostenibilità degli allevamenti e delle coltivazioni

Dinette

Nelle aree Dinette a fine giornata basta guardare dentro i secchi di raccolta rifiuti per rendersi conto che la quantità di plastica è davvero troppa!

Chiediamo quindi di poter bere caffè equo sostenibile a cominciare dal bicchiere, che nelle convenzioni con i fornitori siano esplicitate indifferibili modalità di packaging “green” per le merci nei dispenser, di eliminare le bottiglie di plastica, di sostituire gli erogatori d’acqua esistenti con nuovi erogatori, aumentandone il numero totale e posizionandoli anche sui singoli piani degli edifici nonché nelle sale mensa, e di controllare con frequenza la loro funzionalità e la qualità dell’acqua erogata.

Mobilità sostenibile

Il numero di occupati in Sogei aumenta di giorno in giorno e una Direzione è stata spostata a Carucci 131. Data la scarsezza di mobilità alternativa, via Carucci sta diventando un ingorgo di autoveicoli. Riteniamo necessaria la sistemazione del manto stradale di via Carucci, l’allargamento del marciapiede esistente, la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali/ciclabili in prossimità degli accessi alle sedi aziendali utilizzando opportuna segnalazione orizzontale e verticale.  

Chiediamo inoltre l’incremento delle navette aziendali e la contestuale riorganizzazione delle tratte a favore del maggior numero di dipendenti.

Chiediamo di dotare i parcheggi aziendali di strutture per la ricarica di veicoli elettrici

Mobility Manager

Dal 2020 i PSCL “Piani degli Spostamenti Casa Lavoro” sono Legge dello Stato. I PSCL recano le “Misure per incentivare la mobilità sostenibile”. Nei capoluoghi di Provincia ogni Azienda con più di 100 dipendenti è tenuta a progettare e definire i PSCL e pubblicarli entro il 31 Dicembre di ogni anno. Ma in Sogei ne avete mai sentito parlare?

Nella nostra Azienda, oltre a non essere mai stati pubblicati, i PSCL sono applicati parzialmente e in maniera del tutto discrezionale; nella nostra Azienda il Mobility Manager viene nominato dalla D.A. senza avere alcun ruolo di “supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile nè utilizza strumenti statistici e tool di geocoding” così come previsto dalla norma. La scelta ricade su candidati non preparati, spesso acritici verso scelte fatte a monte e non viene tenuta in considerazione la loro propensione verso una qualsiasi mobilità alternativa all’uso della propria automobile. La somma di questi aspetti rende il Mobility Manager utile soltanto a sé stesso e alla propria carriera, e all’Azienda per ottenere benefici di Legge e per darsi una effimera immagine di sostegno alla mobilità sostenibile.  L’attuale mobility manager, delegato sindacale UGL nel precedente mandato e oggi collocato in organigramma, si è spesso vantato di non aver mai preso un autobus nella sua vita.

Mobilità condivisa

Auto aziendali su prenotazione, razionalizzazione nell’uso dei parcheggi auto/moto interni favorendo l’uso di mezzi condivisi, creazione di app e/o spazi dedicati su intranet per la gestione del carpooling aziendale, istituzione di "buoni mobilità" da destinare ai dipendenti che si recano in ufficio utilizzando forme di mobilità sostenibile alternative all’uso dell’autovettura privata.

Mobilità ciclabile e micromobilita’

Realizzazione di stalli per biciclette custoditi e/o videosorvegliati, di spazi dedicati ai monopattini elettrici, di stazioni di ricarica elettrica per e-bike e monopattini, realizzazione di spogliatoi con docce per i dipendenti, acquisto di bici aziendali per utilizzo su prenotazione, convenzioni con aziende di bikesharing e micromobilità condivisa al fine di fornire servizi di bikesharing o micromobilità condivisa dedicati o a prezzi agevolati per i dipendenti. Permettere a chi utilizza biciclette pieghevoli e/o monopattini di poterli portare all’interno della sede e custodirle in stanza.

Emissioni inquinanti e tutela dell’ambiente

Nel Report Integrato 2021 Sogei ha dichiarato di acquistare energia elettrica soltanto da fonti rinnovabili, cioè da aziende certificate RECS (Renewable Energy Certificate System). Ma non basta dichiarare che si acquista energia elettrica al 100% rinnovabile! Perché? Perché in Italia soltanto il 30% dell’energia prodotta e immessa in rete proviene da fonti rinnovabili, la restante proviene tutta da fonti fossili. Acquistare energia da aziende certificate RECS non significa contribuire alla riduzione della CO2, ma soltanto pulirsi la coscienza. Un’azienda che punta alle energie rinnovabili deve soprattutto produrre energia rinnovabile, soprattutto se ne ha la possibilità.

In questo senso la copertura con pannelli fotovoltaici dei parcheggi e delle aree disponibili, come ad esempio la copertura della nuova centrale elettrica vicino alla mensa A o sostituendo le vetrate dell’edificio esposte a sud con vetrate fotovoltaiche, potrebbe fornire oltre 2,5GWh di Energia pulita, equivalenti a metà del consumo annuale di energia elettrica degli uffici di Carucci 85 e 99. L’energia prodotta potrebbe essere utilizzata facilmente anche per la ricarica di veicoli elettrici. Chiediamo all’Azienda che venga fatto un serio studio di fattibilità per l’installazione di pannelli fotovoltaici senza nascondersi dietro oscuri e incomprensibili motivi di “Sicurezza Perimetrale”.

Sostenibilità, un problema culturale

Le nostre piccole azioni quotidiane decidono Sostenibilità e Resilienza del nostro ambiente vitale. Vogliamo che chi decide esca dalla sua “zona di confort” mentale. Chiediamo all’Azienda di avviare un percorso di cambiamento culturale rispetto alla Sostenibilità che sia anche trasparente, aperto e inclusivo. Chiediamo di sviluppare e/o di rendere disponibili ai dipendenti, e anche per il Management, Corsi, Seminari Workshop nonché Certificazioni sulla Sostenibilità. Chiediamo di creare e sviluppare un Team interno di “Influencer della Sostenibilità” che diffonda la cultura green anche ai colleghi per aiutare a implementare nuove iniziative di sostenibilità nei luoghi di lavoro. Promuovere e sostenere questo cambio di prospettiva salvaguarda noi stessi e le generazioni a venire. 


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