Per i nuovi manager, quindi, è meglio rivolgersi al mercato.
Giusto, inutile fare differenze con i cento futuri colleghi che saranno assunti
come apprendisti. Siamo tutti uguali, #NoidiSogei!
A proposito, ma
almeno le selezioni di questi ragazzi le stiamo facendo bene?
Ce lo chiediamo perché molti colleghi ci hanno fatto notare
alcune cose davvero difficili da capire. Pensiamo al bando per le aree tecniche, che prevede un voto minimo (105) per la laurea triennale, anche nel caso si sia
conseguita anche una laurea magistrale.
Per cui un giovane che abbia ottenuto 104 alla triennale e 110 e lode alla magistrale è escluso, mentre chi ha ottenuto
un 105 alla triennale e poi non ha
proseguito gli studi è ammesso.
Un capolavoro!
Eppure basterebbe parlarci, con gli studenti universitari,
per sapere che chi ha intenzione di
prendere una laurea magistrale, solitamente si cura assai poco dei voti della
triennale: quello che conta è bruciare le tappe per poter iniziare prima
possibile il percorso successivo.
A proposito di rispetto dei tempi per completare il percorso
di studi. Laurearsi “in corso” è certamente importante, ma possibile che chi ci mette, ad esempio, un anno in più abbia
addirittura sei punti in meno in graduatoria? (Considerate che, per
la graduatoria, un master post universitario vale 0,5 punti!). E poi siamo
proprio così sicuri che una laurea conseguita impiegando un anno in più abbia
meno valore? Pensiamo, per dire, a quanti sono costretti a lavorare per mantenersi agli studi. Dimostrano passione
e capacità di sacrificio, ma per NoidiSogei questo non conta!
Ciliegina sulla torta sono i colloqui individuali. Il bando
recita: “I candidati che superano il colloquio di gruppo saranno pertanto
invitati a partecipare ad un colloquio individuale di approfondimento a cura di
Commissioni interne, composte da 3 membri” […] “Durante il colloquio
individuale, la Commissione osserverà: a. conoscenze tecniche possedute; b.
motivazione dimostrata; c. capacità comunicative. Ciascuno degli elementi
indicati sarà valutato su una scala da 1 a 7. Ogni membro della Commissione
esprimerà un punteggio per ciascun elemento di valutazione”.
Avete capito?
Uno stesso membro
della commissione darà il voto sia sulle competenze tecniche che su quelle
“soft”!
Ma a che titolo un
collega della direzione del personale dà un voto sulle competenze tecniche?
E, analogamente, su che basi un collega
di un’area operativa valuta le capacità comunicative e la motivazione di un
candidato?
Non vorremmo che il prossimo bando sia fatto per assumere
qualcuno per la scrittura dei bandi ….
Ah no il prossimo già c’è …. è per la ricerca di un direttore!!!
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