22.11.18

La prima riunione della nuova Rsu con la Direzione Aziendale


La Direzione Aziendale ha comunicato alla Rsu di voler riprendere la trattativa sul contratto integrativo aziendale anziché in azienda (come è sempre accaduto negli ultimi 20 anni) in sede Unindustria Roma.

Immaginiamo che molti lavoratori si siano chiesti il perché e, lasciando alla Rsu il compito di decidere il da farsi per rispondere a questo comportamento aziendale, ci sembra importante dare un quadro di conoscenze più precise a tutti su questo argomento.


I contratti aziendali

Unindustria (vedi nota a fine documento) è il “rappresentante dei datori di lavoro” dell'industria del Lazio, ed è quindi legittimo che le aziende ne chiedano il sostegno tecnico e politico nel corso delle trattative sindacali. È altrettanto vero però che la sede naturale degli accordi aziendali in Sogei è sempre stata l’azienda, e non Unindustria.

L’ultima volta che Sogei ha trattato un contratto integrativo aziendale non in azienda, ma in una sede esterna, è stato nel 1994 (allora il rappresentante aziendale non era Unindustria, ma Intersind), ma in una situazione molto complicata, al termine di una vicenda iniziata con la disdetta totale dei contratti di lavoro e all’interno di una situazione di crisi sistemica del gruppo Finsiel (al cui interno stava Sogei).

Dal 1994 ad oggi sono stati firmati almeno altri 5 contratti integrativi (1999, 2004, 2009, 2012, 2015) con Direzioni Aziendali di tutti i tipi, tutti sempre con trattative effettuate e concluse in azienda, senza influenze e tutele esterne: evidentemente fino a ieri la struttura aziendale preposta è sempre stata ritenuta congrua per la gestione delle relazioni sindacali.

Ma che cosa significa trattare un contratto in Unindustria? Essenzialmente cambiano i partecipanti al tavolo di trattativa: alla Rsu e alla Direzione Aziendale si aggiungono i rappresentanti delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale e i rappresentanti dei datori di lavoro, che assumono una posizione preminente nella trattativa.

Questo significa anzitutto che perde di rilevanza il “quadro aziendale” e viene necessariamente inserito in un quadro più generale: la trattativa rischia di diventare meno “specifica”, meno disegnata sulla situazione dell’azienda, e più legata a normative e politiche di carattere allargato.

Inoltre significa che la rappresentanza sindacale dei lavoratori non conduce la trattativa, ma ne delega il controllo ai funzionari delle organizzazioni sindacali: non tutte le organizzazioni, ma quelle che hanno firmato il contratto nazionale, ovvero quelle che condividono con Confindustria e Unindustria il quadro generale in cui si opera. Sono escluse le strutture sindacali non firmatarie di contratto (come i CoBas).


Quali obiettivi persegue la Direzione Aziendale?

Quali sono dunque gli obiettivi che la Direzione aziendale Sogei si pone, spostando la trattativa in Unindustria?

Il primo obiettivo è quello di rendere meno centrale il ruolo della Rsu: farla affiancare da funzionari esterni, cercare di condizionarne la capacità di rappresentanza dei lavoratori, allontanarla, anche fisicamente, dai lavoratori. Quest’obiettivo è particolarmente importante per la DA, in quanto si tratta di una Rsu appena eletta, e quindi particolarmente forte, sulla spinta dei 1700 lavoratori che l’hanno votata. Allontanare i lavoratori, e le loro esigenze, dalla trattativa è sicuramente il primo obiettivo aziendale.

Il secondo obiettivo è quello di rendere meno “esigibili” le rivendicazioni specifiche dei lavoratori dell’azienda interessata; è chiaro a tutti che un’azienda che negli ultimi cinque anni ha fatto più di cento milioni di utile abbia una specificità molto marcata, in un momento in cui è più facile imbattersi in un’azienda in crisi che in un’azienda ricca e in crescita. Ecco quindi che il “quadro generale”, sovrapponendosi alla situazione specifica, potrebbe risultare utile per la Direzione Aziendale per “spingere verso il basso” le richieste dei lavoratori.


Una prima valutazione della situazione

A nostro avviso nessuno degli obiettivi aziendali è destinato ad essere raggiunto: confidiamo nella capacità di una Rsu appena eletta, con l’appoggio ampio di tutti i lavoratori, di affrontare ciò che sta succedendo con decisione e di saper dirigere, comunque e in ogni situazione, la trattativa verso gli obiettivi prefissati e condivisi con i lavoratori.

Quello che colpisce è l’atteggiamento della Direzione Aziendale, che di fronte ad una Rsu appena eletta, al primo incontro sceglie subito una strada che tende a depotenziarne le possibilità e a delegittimarne il ruolo.

Meraviglia che un’azienda sempre pronta, in teoria, a riconoscere la centralità dei lavoratori, non ne valorizzi la rappresentanza, ma anzi tenda a costruire percorsi che ne rendano più difficile il giusto dispiegarsi. E’ questa la cosa che maggiormente ci preoccupa: una Direzione Aziendale che di fronte alla frattura sempre più ampia tra lavoratori e management, non lavori per costruire ponti, ma per distruggerli.


CoBas Sogei



Nota: Che cos’è Unindustria

Unindustria è l’abbreviazione di “Unione degli Industriali e delle Imprese Roma, Frosinone, Latina e Viterbo”.

Aderisce a Confindustria (Confederazione Generale dell’industria italiana), che è la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e che è delegata dagli industriali a concludere il contratto nazionale per le imprese metalmeccaniche, quello che dà il “quadro normativo contrattuale” anche a Sogei. Confindustria, in rappresentanza degli industriali italiani, non è ovviamente solo un organo tecnico, ma anche una fortissima lobby, un “potere forte” in grado di influenzare forze politiche e governi, anche attraverso le sue proprietà nel mondo della comunicazione (“il sole 24 ore” e “Radio 24”) e della produzione intellettuale (l’Università LUISS). 

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