La Direzione Aziendale ha comunicato alla Rsu di voler riprendere
la trattativa sul contratto integrativo aziendale anziché in azienda (come è sempre accaduto negli ultimi 20 anni)
in sede Unindustria Roma.
Immaginiamo che molti lavoratori si siano chiesti il perché
e, lasciando alla Rsu il compito di decidere il da farsi per rispondere a
questo comportamento aziendale, ci sembra importante dare un quadro di conoscenze più precise a tutti su questo argomento.
I contratti aziendali
Unindustria (vedi nota a fine documento) è il
“rappresentante dei datori di lavoro” dell'industria del Lazio, ed è quindi legittimo che le
aziende ne chiedano il sostegno tecnico e politico nel corso delle trattative
sindacali. È altrettanto vero però che la sede naturale degli accordi aziendali in Sogei è
sempre stata l’azienda, e non Unindustria.
L’ultima volta che Sogei ha trattato un contratto
integrativo aziendale non in azienda, ma in una sede esterna, è stato nel 1994 (allora il rappresentante
aziendale non era Unindustria, ma Intersind), ma in una situazione molto
complicata, al termine di una vicenda iniziata con la disdetta totale dei
contratti di lavoro e all’interno di una
situazione di crisi sistemica del gruppo Finsiel (al cui interno stava
Sogei).
Dal 1994 ad oggi sono stati firmati almeno altri 5 contratti
integrativi (1999, 2004, 2009, 2012, 2015) con Direzioni Aziendali di tutti i
tipi, tutti sempre con trattative effettuate e concluse in azienda, senza influenze e tutele esterne:
evidentemente fino a ieri la struttura aziendale preposta è sempre stata
ritenuta congrua per la gestione delle relazioni sindacali.
Ma che cosa significa trattare un contratto in Unindustria?
Essenzialmente cambiano i partecipanti
al tavolo di trattativa: alla Rsu e alla Direzione Aziendale si aggiungono i rappresentanti delle
organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale e i rappresentanti
dei datori di lavoro, che assumono una posizione preminente nella
trattativa.
Questo significa anzitutto che perde di rilevanza il “quadro aziendale” e viene necessariamente
inserito in un quadro più generale: la trattativa rischia di diventare meno
“specifica”, meno disegnata sulla situazione dell’azienda, e più legata a
normative e politiche di carattere allargato.
Inoltre significa che la
rappresentanza sindacale dei lavoratori non conduce la trattativa, ma ne delega
il controllo ai funzionari delle organizzazioni sindacali: non tutte le
organizzazioni, ma quelle che hanno firmato il contratto nazionale, ovvero
quelle che condividono con Confindustria e Unindustria il quadro generale in
cui si opera. Sono escluse le strutture
sindacali non firmatarie di contratto (come i CoBas).
Quali obiettivi persegue la Direzione
Aziendale?
Quali sono dunque gli obiettivi che la Direzione aziendale
Sogei si pone, spostando la trattativa in Unindustria?
Il primo obiettivo è quello di rendere meno centrale il ruolo della Rsu: farla affiancare da
funzionari esterni, cercare di condizionarne la capacità di rappresentanza dei
lavoratori, allontanarla, anche fisicamente, dai lavoratori. Quest’obiettivo è
particolarmente importante per la DA, in quanto si tratta di una Rsu appena
eletta, e quindi particolarmente forte, sulla spinta dei 1700 lavoratori che
l’hanno votata. Allontanare i
lavoratori, e le loro esigenze, dalla trattativa è sicuramente il primo
obiettivo aziendale.
Il secondo obiettivo è quello di rendere meno “esigibili” le rivendicazioni specifiche dei lavoratori
dell’azienda interessata; è chiaro a tutti che un’azienda che negli ultimi cinque anni ha fatto più di
cento milioni di utile abbia una specificità molto marcata, in un momento
in cui è più facile imbattersi in un’azienda in crisi che in un’azienda ricca e
in crescita. Ecco quindi che il “quadro
generale”, sovrapponendosi alla situazione specifica, potrebbe risultare utile
per la Direzione Aziendale per “spingere verso il basso” le richieste dei
lavoratori.
Una prima valutazione della
situazione
A nostro avviso nessuno
degli obiettivi aziendali è destinato ad essere raggiunto: confidiamo nella
capacità di una Rsu appena eletta, con l’appoggio ampio di tutti i lavoratori,
di affrontare ciò che sta succedendo con decisione e di saper dirigere,
comunque e in ogni situazione, la trattativa verso gli obiettivi prefissati e
condivisi con i lavoratori.
Quello che colpisce è l’atteggiamento della Direzione Aziendale, che di fronte ad
una Rsu appena eletta, al primo incontro sceglie
subito una strada che tende a depotenziarne le possibilità e a delegittimarne il
ruolo.
Meraviglia che un’azienda sempre pronta, in teoria, a
riconoscere la centralità dei lavoratori, non ne valorizzi la rappresentanza,
ma anzi tenda a costruire percorsi che ne rendano più difficile il giusto dispiegarsi.
E’ questa la cosa che maggiormente ci
preoccupa: una Direzione Aziendale che di fronte alla frattura sempre più ampia
tra lavoratori e management, non lavori per costruire ponti, ma per
distruggerli.
CoBas Sogei
CoBas Sogei
Nota: Che cos’è
Unindustria
Unindustria è
l’abbreviazione di “Unione degli Industriali e delle Imprese Roma, Frosinone,
Latina e Viterbo”.
Aderisce a Confindustria (Confederazione Generale
dell’industria italiana), che è la principale associazione di rappresentanza
delle imprese manifatturiere e che è delegata
dagli industriali a concludere il contratto nazionale per le imprese
metalmeccaniche, quello che dà il “quadro normativo contrattuale” anche a
Sogei. Confindustria, in rappresentanza degli industriali italiani, non è
ovviamente solo un organo tecnico, ma anche una fortissima lobby, un “potere forte” in grado di
influenzare forze politiche e governi, anche attraverso le sue proprietà nel
mondo della comunicazione (“il sole 24 ore” e “Radio 24”) e della produzione
intellettuale (l’Università LUISS).
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